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Aldo Tumiatti

Si riportano alcune testimonianze di affetto espresse in occasione dell'ultimo saluto ad Aldo
Cari familiari, cari amici, cari arianesi,
ho pensato e ripensato se fosse giusto essere qui, davanti a voi tutti, a porgere l’estremo saluto ed elogiare solennemente un grande uomo che, per un breve pezzo di questo suo lungo tragitto ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare non solo per le parole scritte, ma anche per quelle propriamente dette e sentite.
In questi momenti cercare e dire le parole giuste è faticoso poiché si rischia sempre di lasciare qualcosa di non detto che era importante oppure al contrario parlare troppo e risultare verboso.
Io ci proverò e spero di essere all’altezza di questo onere ma anche grande onore.
Oggi siamo tutti qui a rendere omaggio e salutare nel suo ultimo viaggio terreno un uomo il cui sapere e passione per la cultura hanno a molti, me compreso, fatto riscoprire la storia della sua terra, Ariano nel Polesine, ma anche la storia e l’evoluzione sociale e geopolitica del delta del Po, e soprattutto credo abbia fatto maturare, in chi ha avuto la fortuna di leggere i suoi scritti, una nuova consapevolezza su ciò che era il passato per farci comprendere meglio il presente.
Oggi se ne va il corpo ma resta una imperitura eredità culturale che la società civile ma soprattutto le istituzioni hanno il dovere di non perdere e trascurare.
La storia vive e riecheggia nei testi, nei libri, negli articoli di giornale, nelle poesie e nelle ricerche del professor Tumiatti, un uomo che ha dedicato un'intera esistenza al suo paese e alla sua terra, spinto da semplice quanto grande passione e amore per la sua casa, intesa non solo come amore verso il nido familiare, sua moglie Antonilla, le sue figlie Roberta e Valeria, i nipoti Giulia e Guido, ma in senso più ampio la famiglia intesa come forti e solide radici sociali, che valicano le quattro mura domestiche e racchiudono tutta l’Isola di Ariano, dalla linea dei pilastri, passando per S.Basilio, dove ha sposato Antonilla, a Piano, alla perduta Rovra, fino alla golena di S.Maria in Punta.
Come infatti ebbe a dichiarare nella presentazione del suo libro “Ariano nel secolo dei lumi” la ricerca di documenti, fra archivi, libri e segni fisici impressi nel territorio, porta non a identificarsi con le storie e le vicissitudini di quegli uomini, ma crea una sorta di armonia, di condivisione nel profondo di vicende umane plurisecolari ove cambiano per forza di cose gli attori ma dove i riferimenti, i capisaldi, restano quasi sempre gli stessi, ovvero la comunità, la parrocchia e il territorio; e quindi ove le idee, i valori e i fenomeni che governano lo spazio e il tempo di un territorio plasmato e modellato dall’uomo e dall’acqua, insieme complici e opposti in un contesto di lotta e sinergia, mantengono comunque la loro integrità nei secoli fino ai giorni nostri.
Quindi il “modus cogitandi” che fu un “modus vivendi” del professor Tumiatti può essere ben spiegato dalle parole del grande amico e collega, prof. Antonio Lodo, che ebbe a dire, e cito “..una consapevolezza storica che diventa consapevolezza sociale e umana; al riconoscere in quelle vicissitudini, in quella perenne fatica di affrontare e governare i problemi delle acque e della terra, le fibre riposte di una Comunità che è la sua.”
Posso quindi azzardarmi ad affermare che Ariano era ed è Aldo Tumiatti ed Aldo Tumiatti era, è, sarà sempre Ariano.
Oggi lo salutiamo con il dolore della perdita ma con l’autentica consapevolezza che il suo spirito e la sua voce riecheggiano nelle parole delle sue opere.
Buon viaggio, professor Tumiatti.
Ariano nel Polesine, addì 11 – 02 - 2025 Luigi Mancin
Lettera letta dal fidanzato della nipote Giulia, autore del manoscritto.
Caro Aldo,
il desiderio di parlare con te un'ultima volta è così forte che ho deciso di scrivere queste note.
Qualcuno le leggerà. Io non riuscirei a farlo; sopraffatto dalla commozione.
In questo ci assomigliamo. Anche tu eri facile alla commozione e, per esprimerti, preferivi rifugiarti alla tastiera del computer e scrivere.
Peraltro scrivere era la tua grande passione, lo facevi in maniera mirabile lasciando trasparire e rimarcare il tuo straordinario spessore culturale.
In questi momenti penso alla tua figura di uomo schivo, mai sopra le righe, timido nell'approccio, ma dotato di una rara SENSIBILITA'.
Eri sempre desideroso di sapere, di conoscere, di approfondiire, di studiare.
Sei stato un MAESTRO DI VITA per tanti giovani che hanno avuto la fortuna di apprendere i tuoi insegnamenti e, in epoca più adulta, un appassionato studioso della NOSTRA STORIA LOCALE.
Le tue pubblicazioni, frutto di un lavoro minuzioso e complessso hanno aperto alla conoscienza della nostra storia passata e riscosso il plauso di tanti lettori e studiosi, ben al di fuori dei nostri confini comunali.
Di questo ne andavi giustamente orgoglioso, ma tutti i concittadini ne erano orgogliosi.
Durante la mia esperienza di SINDACO, i nostri incontri sono stati frequenti un pò per le pubblicazioni che avevi in cantiere, ma soprattutto perchè era sempre piacevole dialogare tra noi.
Parlavamo di tutto; famiglia, lavoro e difficoltà del tempo che passa.......
Come dicevi tu "il tempo VOLA, TRAVOLGE, IMPONE SCENARI SEMPRE MUTEVOLI, PER UNA SERIE INFINITA DI SFIDE.
E aggiungevi "LA FATICA DI VIVERE AFFIORA".
Condividevo molte tue affermazioni e ti manifestano la difficoltà del mio RUOLO, carico di RESPONSABILITA'.
E dopo qialche giorno, dopo il nostro colloquio, ecco arrivare la lettera che rispondeva agli argomenti discussi e li apliava.
Conservo gelosamente questi scritti che sono STATI per me FONTE DI ISPIRAZIONE, di INCORAGGIAMENTO e talvolta di CONSOLAZIONE.
SPESSO PILLOLE DI SAGGEZZA !
Mi scrivevi: "Lavora per il bene comune, SENZA PRECONCETTI".
Ricordo in particolare la lettera che mi hai scritto in prossimità della fine del mio ULTIMO MANDATO.
Il titolo era "ad un AMICO", dove mi salutavi e ringraziavi per il lavoro svolto ma soprattutto ti raccomandavi: "SII GENEROSO CON TUTTI SEMPRE".
Una TESTIMONIANZA del VALORE di ALDO nel QUALE ERA DOMINANTE IL RISPETTO e LA DIGNITA' di TUTTI.
CONOSCERTI E' STATO UN PREVILEGIO E NON DIMENTICHERO' L'AMICIZIA E LA PROFONDITA' CHE MI HAI DISPENSATO IN PIU' OCCASIONI.
IL TUO SPESSORE MORALE E CULTURALE SONO UN ORGOGLIO PER LA TUA FAMIGLIA, a cui mi stringo con affetto, ma un ORGOGLIO PER TUTTA LA COMUNITA' ARIANESE CHE PERDE UNA FIGURA TANTO ESEMPLARE.
Ciao ALDO.
Ariano nel Polesine, addì 11 – 02 - 2025 Giovanni Chillemi
Lettera letta dal nipote Guido
CIAO ALDO,
Ariano nel Polesine, addì 11 – 02 - 2025
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