top of page
La cronaca non va confusa con la storia, essendo questa un’attività che necessita di strumenti metodologici, valutazioni critiche e interpretazione dei fatti non influenzati dalle ideologie. Ma dà comunque un affresco, un quadro, spesso vivo, pulsante, anche conflittuale, ma utile per capire la complessità della realtà, il clima di una comunità, di un periodo e la percezione che i contemporanei ne avevano.

Articoli di cronaca locale 1900-1912
a cura di Aldo Tumiatti 

Anno 1905

Corriere del Polesine 20 gennaio 1905. Istituzione di un’Agenzia del Consorzio Agrario Cooperativo
“Da qualche tempo è sorto in questo centro e con ottimi auspici un’Agenzia del Consorzio Agrario Cooperativo del Basso Polesine. La dirige con perizia e larghezza di vedute Federico Violati Tescari, giovane intraprendente. Questa istituzione tornerà di grande giovamento ai nostri isolani i quali potranno acquistare concimi e sementi a sistema cumulativo, a prezzi modicissimi non solo, ma garantiti da avarie e contraffazioni. È bene che questi possidenti approfittino e si iscrivano al Consorzio, sia per loro interesse personale che per mantenere alta la forma di intelligenti e saggi agricoltori”.

Corriere del Polesine 28 marzo 1905. Gli operai chiedono lavoro
“Da vari giorni, nelle ore serali, centinaia di operai si raccolgono davanti al palazzo comunale reclamando lavoro. Il sindaco signor Violati Gaetano li va rabbonendo con le più persuasive maniere, ma ormai siamo alla vigilia di qualche più serie guaio. Il Consorzio di Bonifica ha già presentato alla Prefettura un progetto dello scavo dello scolo di Santa Maria per l’importo di lire 105.000, ma il Genio Civile non l’ha ancora approvato con grave danno dei lavoratori che soffrono nell’indigenza e dei proprietari che pagano le tasse di bonifica senza goderne i benefici. Il malcontento è generale, e se con sollecitudine non si appagheranno i giusti desideri di questa popolazione, si avranno a deplorare tumulti più o meno gravi, a chi risalirà la colpa?”.

Corriere del Polesine 10 aprile 1905. Fusione delle bande filarmoniche
“Fra il plauso della cittadinanza, le due bande civiche Guido Monaco e Giuseppe Verdi si sono fuse in una sola. È stato nominato all’unanimità maestro del nuovo corpo filarmonico il signor Mosè Fabbrini. Fra i cinquanta suonatori formanti la nuova banda, ve ne sono parecchi di indiscusso valore. Fra pochi giorni la Presidenza avrà il compito di reclutare contribuenti e compilare lo Statuto del Sodalizio da sottoporsi all’approvazione dell’assemblea degli azionisti”.

La Scintilla 20 maggio 1905:
“Il I° maggio si è costituito a Mesola un Circolo Socialista che aderirà al Partito socialista italiano” (1)

(1)    Tra il 1905 e l’inizio del 1906 La Scintilla assume un carattere filo sindacalista, ospitando articoli di Enrico Leone, Arturo Labriola. A Codigoro era attivo un Circolo sindacalista. Da notare che le idee propagandate da questo giornale si diffondeva anche tra gli operai socialisti di Rivà e di Ariano.

Corriere del Polesine 1 luglio 1905. Collaudo impianti della Bonifica
“Ieri ebbero termine le operazioni di collaudo, che durarono parecchi giorni, dell’importante bonifica dell’isola di Ariano, una delle maggiori d’Italia. Il macchinario (idrovora principale) di Ca’ Vendramin funziona da oltre un anno con piena soddisfazione degli interessati. I risultati del collaudo furono splendidi”.

Corriere del Polesine 3 agosto 1905. Ariano: fiera e tombola
“Nei giorni 6-7-8 agosto avrà luogo l’antica e rinomata fiera in Ariano detta di San Gaetano. Domenica estrazione tombola per un ammontare di £ 600. Il comitato dei festeggiamenti ha provveduto perché riesca, come da tradizione, attraentissima: suoneranno due corpi filarmonici ed alla sera fuochi d’artificio. Stante la buonissima annata agraria per l’isola di Ariano per cui il denaro corre lampante (palesemente) accorreranno da ogni parte rivenditori ambulanti ed artisti per gli spettacoli di varietà”.

Corriere del Polesine 7 agosto 1905. Teatro ambulante con cinematografo
“Fra gli svariati e attraentissimi divertimenti che daranno fama alla nostra fiera uno già funziona riscuotendo l’unanime approvazione. Si tratta di un teatro ambulante, lungo 14 metri, largo 7 e alto 4,50, capace di 250 spettatori, ove funziona un cinematografo, le cui proiezioni durano dieci, quindici e anche venti minuti.  Bellissimi i quadri (le scene). Pubblico in visibilio”.

18 settembre 1905. Festa agraria organizzata dal Consorzio Agrario
“Arrivarono in massa ad Ariano agricoltori dei paesi circonvicini e delle campagne ferraresi. Ammiratissime le macchine agricole e gli strumenti di lavoro esposti da Ricci Luigi e dall’Agente del Consorzio Agrario Adriese signor Federico Violati. Nella sala dei plebisciti conferenza del professor Ottavio Munerati della Cattedra Ambulante di agricoltura. Ospiti Carlo Bisinotto, Presidente del Consorzio Agrario di Adria, e il dottor Cattani, il dottor F. Salvagnini, il dottor Oliva, presidente della Deputazione provinciale e altri presidenti di consorzi. Alle 13 pranzo di 80 coperti nel cortile della trattoria Cristi. Alle frutta parlarono il dottor Salvagnini, Violati e Luigi Ricci il quale rilevò c le misere condizioni dell’agricoltura e le miserie dei braccianti che emigrano per sfamarsi, attaccò le spese per l’esercito e la marina e fece voti che queste somme si eroghino per la classe agricola. Si brinda poi al Re, alla grandezza della Patria. Alle ore 16 vi fu la prova del rastrello ranghinatore (detto anche rastrello a scarico laterale continuo, è una macchina agricola polivalente, impiegata principalmente per l'esecuzione dei lavori di fienagione). Poi la comitiva si sciolse”.

Corriere del Polesine 29 ottobre 1905. Marionette al Teatro Tescari
“Da una settimana agisce nel Teatro Tescari la compagnia di marionette. Ogni sera numeroso pubblico, fra cui predomina l’elemento infantile e campagnolo, che freneticamente applaude”. (2)
(2) La marionetta è un fantoccio in legno, stoffa o altro materiale, ed è una figura a corpo intero mossa dall'alto tramite fili dal marionettista.  Il burattino invece è quel pupazzo che compare in scena a mezzo busto ed è mosso dal basso, dalla mano del burattinaio che lo infila come un guanto.

Corriere del Polesine 23 ottobre 1905. Rinnovo appalto del dazio
“Alla fine dell’anno scade il contratto stipulato tra l’Amministrazione comunale ed un consorzio di esercenti, la cui amministrazione è stata saggia, equo il tributo applicato, puntuale il pagamento delle rate stabilite nel contratto. Nessuna lagnanza fu inoltrata, nessuna inesattezza di ordine amministrativo. Ora, se l’Amministrazione comunale, ad anno nuovo, indicesse pubblica asta per l’appalto, ritrarrebbe maggior utile, ma gli esercenti sarebbero colpiti a norma del capriccio della ditta assuntrice, e i consumatori ancor più, riversandosi il carico sulle loro spalle. Il nuovo sindaco, avvocato Gaetano Pavanati, darà prova di saggezza inculcando nell’amministrazione comunale la rinnovazione del contratto d’appalto del dazio colla società che ora lo gestisce”.

Corriere del Polesine 31 ottobre 1905. Ancora sul rinnovo dell’appalto del dazio
“Ieri sera si è adunata, presieduta da Gustavo Cristi, la società che esercita l’amministrazione del dazio. Con saggio criterio l’invito fu diramato a tutti gli esercenti. Fu stabilito di concorrere all’assunzione del dazio e ciò nell’interesse della collettività, di aumentare il canone di appalto del vecchio esercizio, e qualora si trovassero di fronte a esagerate offerte, produrre all’amministrazione comunale il resoconto della gestione, affinché i padri coscritti (consiglieri comunali) siano compenetrati dall’offerta e la loro deliberazione sia ispirata agli interessi supremi degli amministrati. La revisione dei conti, tenuti con scrupolosa giustizia, sarà la più eloquente risposta a coloro che insinuarono che la società che ora gestisce il dazio non faceva che l’interesse proprio speculando su tutti gli esercenti”.

Corriere del Polesine 1 novembre 1905. Polemica con Tosi, corrispondente del Gazzettino
“Tosi è un esercente causidico (di scarsa competenza). È inesatta la sua affermazione che la società che ora esercita il dazio si composta di sole persone facoltose, anzi ne fanno parte di condizioni men che modeste in virtù della clausola inserita nel contratto d’appalto che dice: ogni esercente può far parte della società assuntrice e nel caso non potesse versare le quote spettantegli, basterà ne corrisponda il frutto del 50%, producendo la garanzia di persona solvente, acciò la società sia garantita in caso di eventuali perdite.
È vero che tutti gli esercenti i quali vanno a consumo pagano il dazio in base alle tariffe, e che se sono i convenzionati non tutti appartengono alla società assuntrice e della quale alcuni membri vanno a consumo.
È falso asserire che qualche esercente sia stato tratto in giudizio per mora nel pagamento delle quote daziarie, e se nel corso di 5 anni si addebitano alla società due contravvenzioni, furono rilevate in confronto di due esercenti colti in flagrante e ai quali fu inflitta una multa minima ed amministrativa, mentre si sarebbe potuto tradurli innanzi al magistrato. La società attuale trattò tutti liberalmente e non respinse chi desiderava farne parte. È strano che il Gazzettino assuma in questa congiuntura la difesa della casta degli appaltatori cospirando ai danni della società esercenti i quali assumono il dazio non per sete di lucro ma per sottrarsi dalla fiscalità che possono esercitarsi da chi vede sfumare il sogno di lauti guadagni”.

bottom of page