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Articoli di cronaca locale 1900-1912
a cura di Aldo Tumiatti 

La cronaca non va confusa con la storia, essendo questa un’attività che necessita di strumenti metodologici, valutazioni critiche e interpretazione dei fatti non influenzati dalle ideologie. Ma dà comunque un affresco, un quadro, spesso vivo, pulsante, anche conflittuale, ma utile per capire la complessità della realtà, il clima di una comunità, di un periodo e la percezione che i contemporanei ne avevano.

Ariano. Articoli di cronaca locale, 1900-1912

Dalla cronaca giornalistica alla storia il passo è breve? 

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Nel primo decennio del Novecento si assiste, in provincia di Rovigo, alla diffusione di vari giornali. Citiamo, tra gli altri, il Corriere del Polesine, quotidiano democratico e costituzionale, portavoce degli interessi agrari e liberal-conservatori; La Settimana, espressione del mondo cattolico diocesano; Il Polesine democratico, di orientamento radicale; La Lotta, settimanale ufficiale del socialismo polesano; La Lotta Proletaria, di orientamento sindacalista-rivoluzionario.

La loro consultazione, tenendo conto dell’orientamento politico che esprimono, si rivela un’interessante fonte di conoscenza. Limitandoci al territorio di Ariano, il Corriere del Polesine riporta notizie, ora brevi e di carattere cronachistico (la fiera, la tombola, la ricorrenza di un fatto d’armi risorgimentale) ora più estese (istituzione di una fiera bovina, l’attività industriale dei fratelli Violati Tescari con l’invenzione - produzione-commercializzazione di moderni attrezzi di lavoro per l’agricoltura) che fanno parte di un più ampio fenomeno di sviluppo economico ancora agli albori.

L’evento che ha messo in moto un vistoso processo di cambiamento per l’isola di Ariano, la bonifica di migliaia di ettari, balza agli onori della cronaca per tutta una serie di fatti conseguenti. Aumenta la produzione e la popolazione. I lavoratori della terra e i proprietari si organizzano in associazioni per far valere i rispettivi diritti. Le rivendicazioni economiche o anche di una più diretta partecipazione alla distribuzione del lavoro spesso sono caratterizzate da scioperi e tensioni. Possiamo seguire le fasi più salienti degli scioperi (1908, 1912), i patti raggiunti, l’arresto di braccianti e il processo cui furono sottoposto, celebrato nel tribunale di Rovigo), con l’accusa di non aver rispettato il diritto di lavoro e imposto con la forza ai riluttanti di scioperare. Gli amministratori comunali, generalmente ignorati, emergono come classe dirigente attiva. Cercano di favorire lo sviluppo della comunità e di migliorare i servizi, ma le risorse di bilancio non bastano di fronte agli accresciuti bisogni. Propongono allora al Parlamento italiano di approvare una legge speciale che consenta di far pagare equamente le tasse ai proprietari terrieri beneficiari della bonifica. Nel microcosmo insomma si riflette il macrocosmo dell’Italia di allora: sviluppo agricolo e in misura più modesta industriale che però non riesce a far fronte ai bisogni di molti braccianti disoccupati. Gli articoli, spesso fortemente polemici, sono tuttavia indicativi di un clima diffuso in larghi strati della popolazione.

Questa ulteriore sezione è stata divisa in altre tredici sottosezioni.
Le sottsezioni sono identificate dagli anni in cui sono state scritte per facilitare la lettura.
Cliccare sul testo degli anni per accedervi:

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Anni 1899 - 1900

Anno 1901

anno 1902

Anno 1903

Anno 1904

Anno 1905

Anno 1906

Anno 1907

Anno 1908

Anno 1909

Anno 1910

Anno 1911

Anno 1912 

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