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La cronaca non va confusa con la storia, essendo questa un’attività che necessita di strumenti metodologici, valutazioni critiche e interpretazione dei fatti non influenzati dalle ideologie. Ma dà comunque un affresco, un quadro, spesso vivo, pulsante, anche conflittuale, ma utile per capire la complessità della realtà, il clima di una comunità, di un periodo e la percezione che i contemporanei ne avevano.

Articoli di cronaca locale 1900-1912
a cura di Aldo Tumiatti 

Anno 1910

Corriere del Polesine 4 febbraio 1910. Festa dei bambini
“Il Circolo Ricreativo Arianese ha dato l’annuale festa ai bambini dei soci. Oltre 200 fanciulli popolavano la sala e tra essi spiccavano alcune mascherine in elegantissimi costumi. C’era un nuvolo di parenti che gioivano ammirando i loro pargoli. La danza cominciò alle 15 e finì alle 20. Il primo a sedere al piano melodico fu il Pretore il quale suonò un’ora circa. A lui seguirono molti altri soci. Il signor Gaetano Violati, perfetto cavaliere, diresse il ballo e regalò alle coppie danzanti confetti. Alla fine ai bimbi furono offerte delle arance”.

Corriere del Polesine 18 febbraio 1910. Rivà d’Ariano: la stazione dei Carabinieri
“Qui abbiamo una quiete che è da augurarsi abbia a continuare – le lotte non danno guadagno ad alcuno e specialmente al lavoratore – ne abbiamo visti i risultati nell’anno scorso.  Quello che abbiamo a deplorare sono i continui furti che avvengono nelle campagne ed anche nelle case: legname, polli, biade. Sono cose di non grande entità, ma che ci arriverebbero a un alto numero se non ci fosse la presenza dei Regi Carabinieri sul luogo, condotti egregiamente dal vice Brigadiere Brevilieri Giuseppe.
Certamente i ladri notturni il più delle volte sfuggono, ma gli arresti non mancano ed anche ieri la Benemerita nella notte arrestava certo Boccato Ferrante colto in flagrante furto di legna. Pel resto andiamo bene, balli e balli in centinaia di coppie durante il carnevale senza disordini di sorta; le persone vanno rispettate più del passato, solo qualche discolo si diverte a lordare i muri in modo indecente. Chissà che anche per questo venga il suo giorno e ne paghi il fio. L’esimio signor Prefetto ed il cessato egregio comandante l’arma nella Provincia hanno proprio fatta opera saggia nel far accordare qui la Stazione dei Carabinieri Provvisoria e non si dubita che il nuovo capo vorrà persuadersi che sarà utile che qui venga presto stabile. Certamente 3.000 anime che aumentano sempre, molto lontane dal centro di Ariano, con estesa perimetria, in questi tempi non possono essere lasciati abbandonati come in passato ove la legge era totalmente calpestata ed i malviventi restavano sempre impuniti con non lieve danno e timore nella popolazione”.

Corriere del Polesine 1 marzo 1910. Mostra e fiera bovina
(G. Sisti) “Oggi nella vasta sala dei plebisciti, ha avuto luogo una numerosa adunanza di possidenti e fittavoli del Comune per deliberare sulla mostra bovina e conseguente fiera, problema fondamentale proposto dall’associazione zootecnica polesana. Sedevano al tavolo presidenziale il sindaco avv. Pavanati, il cav. Culatti, il dott. Lusiani, il dott. Cisotto, il cav. Alessandro Sartori, il notaio dottor Leno Bellini, l’assessore Angelo Pavanini e due corrispondenti. Il cav, Culatti prese la parola ed esternò il suo compiacimento per il progressivo sviluppo che si va accentuando rispetto all’allevamento e miglioramento della razza bovina; espose il regolamento e il programma della mostra, invitando i convenuti a fissare la data e la località.
Su proposta del cav. Sartori fu stabilita il 6 aprile e, in seguito a sopralluogo, nel foro boario. L’avv. Pavanati con assennate parole esortò i possidenti, giacché propizia occasione li aveva radunati, a valersi nei lavori campestri dell’opera dei nostri operai i quali quest’anno non verranno reclutati dai proprietari d’oltre Po come in passato ad evitare così le piaghe della disoccupazione colle sue fatali conseguenze. Concluse inneggiando alla concordia fra cittadini e solidarietà fra capitale e lavoro. Durante il modesto banchetto che seguì, fu discusso il tema della mostra. Il signor Federico Violati, già noto in Polesine per il suo ardimentoso spirito d’intraprendenza, allo scopo di assicurare maggiormente il successo della fiera e rendere più segnalato il giorno della mostra pel numeroso intervento degli espositori, ha istituito a spese proprie quattro premi pei concorrenti dei limitrofi paesi della provincia di Ferrara e formanti sezione a parte, e cioè una medaglia d’oro, una d’argento, una di bronzo e una menzione onorevole ed ha esortato il sindaco a disporre egli pure qualche premio per la sezione fuori concorso. Il sindaco ha plaudito all’iniziativa della Ditta Violati”.

Corriere del Polesine 8 aprile 1910. Ariano: mostra e fiera bovina. Aratro Violati Tescari
“La mostra e fiera bovina di domenica 6 aprile è riuscita grandiosa per l’ordinamento ed il concorso degli espositori e dei mercati. Alle ore 9, dopo un vermouth d’onore  nella sede del nuovo ufficio tecnico agricolo entrarono nel foro boario imbandierato ed al suono della musica il sindaco, una rappresentanza del Consiglio, la Giuria composta dai signori R. Trebbi presidente, dottor Ettore Gasparetto relatore, dott. Giuseppe Bolzoni, prof. Adelchi Piva, prof. Tito Tazio Zapparolli, signor Vincenzo Casalini a cui si unirono di poi il dott. Cav. Culatti, i dottori Bellino Lusiani e Cisotto Francesco, il cav. Alfredo Salvagnini, il signor Vianello Leone, il dottor cav. Piva, il cav, prof. Munerati e ed il cav. Ferruccio Salvagnini. Il foro boario presentava un bellissimo colpo d’occhio per la disposizione del bestiame e l’affluenza del popolo. Il valore degli animali allineati superava di gran lunga il mezzo milione. Furono conclusi affari per oltre lire 40.000. Verdetto della Giuria.
Sezione prima (Tori di razza pugliese locali). Premiati nelle varie categorie: Ditta Bertoli Dario, Conte Papadopoli, Tumiatti Antonio, ing. Ugo Casalicchio, Leone Vianello, sig. Gaffarelli. Sezione seconda (vitelle, giovenche, vacche): Tumiatti Antonio, cav. Alessandro Sartori, sig. Gaffarelli, Vianello Leone, cav. Sartori Alessandro, Gaffarelli e Galletto a pari merito. Gruppi: Vianello Leone, sig. Gaffarelli, diploma di benemerenza al signor Antonio Padoan agente conti Papadopoli per gruppo completo. Premio Fratelli Violati: medaglia d’oro fratelli Tosetto, d’argento Cesare Mantovani, di bronzo Biolcati Silvio, diploma Pivanti Natale. Premi del Municipio: medaglia d’oro Ricci Emilio, d’argento Franzoso Enrico, di bronzo Gramolelli Sante.

Un vero trionfo hanno poi riportato nel campo dell’agricoltura i fratelli Violati Tescari colla loro nuova macchina di recente inventata la quale ha dato luminosa prova della sua utilità massima al cospetto di notabilità agricole accorse dal Veneto e dall’Emilia. I fratelli Violati sono ben degni di essere chiamati benemeriti del lavoro ai cui progressi si consacrano con estremo vigore e impegno.
Della nuova invenzione furono fatte alcune vendite oggi stesso sul campo della prova e basti fra tutte le Ditte menzionate quella dei molini Stuchy di Venezia. Alle 14 ebbe luogo un banchetto di oltre 20 coperti nella sede del Club Cittadino ove regnò la più cordiale animazione. Al brindisi parlarono il sindaco avv. Pavanati, il cav. Dott. Oliva per l’Associazione Zootecnica Provinciale, il prof. Culatti organizzatore della riuscitissima Mostra Bovina, il prof. Ottavio Munerati, il dott. Lusiani e il signor Leone Vianello, tutti acclamatissimi. Da ultimo prese la parola il collega Federico Violati Tescari che, con la sua abituale finezza d’eloquio, ringraziò tutti gli oratori che ebbero parole di speciale ammirazione per le vittoriose affermazioni della ditta Violati nel campo tecnico agricolo, auspicando infine alla prosperità agricola di questa zona il bene generale del paese.  Alla sera si sono avuti il ballo popolare, luminarie e fuochi d’artificio. A causa delle intemperie sono stati rimandati a domenica prossima i maggiori e migliori esperimenti della nuova macchina del Tescari Seminatrice Rullo e la prova dell’aratura a vapore che sarà tenuta nella vasta tenuta Botte dell’ing. Gino Caporali. A questa prova, d’alta importanza meccanica agraria interverranno notabilità competenti di parecchie province tra le quali: Ferrara, Rovigo, Padova, Foggia, Treviso, Modena, Vicenza e Venezia”.

Il bilanciere monovomere Violati Tescari solca il terreno ad oltre 40 cm di profondità. (Concorso di Parma, 1913)

La Settimana, 9 aprile 1910. Ariano Polesine. Fiera di bestie bovine
“Mercoledì scorso venne inaugurata la fiera di bestie bovine, che si terrà in seguito regolarmente ogni mercoledì del mese. La mostra a premio della mattina riuscì smagliante per il numero e la bellezza dei capi di bestiame che vi furono condotti. Alla sera la giornata venne chiusa da attraente spettacolo   pirotecnico. Anche questa fu un’idea eccellente. Speriamo che la fiera prosperi. Essa segna un progresso economico dell’isola”.

Corriere del Polesine 5 aprile 1910. Cinematografo
“Da due giorni agisce nel nostro teatro Tescari un grandioso cinematografo, diretto dal proprietario signor Galletti, che presenta episodi storici ed operette con perfetto sincronismo di azione e di canto”.

Corriere del Polesine 5 giugno 1910. Cinematografo
“Da una settimana furoreggia al nostro teatro il Cinematografo Ideal. I proprietari fanno affaroni perché la gente vi accorre a ondate anche dai paesi circonvicini”.

Corriere del Polesine 15 giugno 1910. Furti e vandalismi a Rivà
“Ignoti tolsero dall’effigie della Madonna due orecchini e una spilla d’oro del valore di lire 30. Al Piano vennero rubate due biciclette nuove e 10 copertoni. Nella notte del 12 alcuni teppisti ubriachi lanciarono sassate contro la porta del Club Buon Volere proferendo ingiurie e minacce. I carabinieri denunciarono il fatto all’autorità giudiziaria. Si deplora che una Stazione dei RR. Carabinieri dell’importanza della nostra sia ridotta a pochi militi. In questo lembo di terra dell’isola di Ariano, che dopo avvenuta la bonifica ha molti capitali da salvaguardare, e molta popolazione da sorvegliare e tutelare e che si estende molto, occorre una maggior sorveglianza e un numero maggiore di carabinieri”.

Corriere del Polesine 17 giugno 1910. Lo sciopero agrario ad Ariano
“Questo dissidio agrario insorto pochi giorni fa e che pareva avere carattere parziale e passeggero va assumendo importanza considerevole data l’imminenza della mietitura. I lavoratori hanno abbandonato anche i lavori di fienagione. Si vede subito che la mossa dei lavoratori non è convinta della necessità di una agitazione, date le buone condizioni economiche degli operai che ebbero già notevoli miglioramenti due anni fa. Ci pare piuttosto una specie di assaggio e di prova verso l’organizzazione dei proprietari che al momento deve dimostrare la propria vitalità ed energia”.

Corriere del Polesine 22 settembre 1910. Polemica con La Scintilla di Ferrara
“Siamo al termine della cosiddetta tregua naturale che i lavoratori della nostra zona intenderebbero rompere in prossimità del 29 settembre, data di scadenza del vecchio concordato. Non vogliamo polemizzare col bollente corrispondente arianese della Scintilla di Ferrara! Egli accusa i proprietari e conduttori di fondi di avere già lasciato passare il tempo prestabilito per la presentazione del nuovo patto che si dovrà prossimamente discutere. L’assemblea dei soci della Sezione di ariano è convocata per sabato 24 nella sede dell’ufficio di Adria per la trattazione del nuovo patto e dell’istituzione della Banca Agraria”.  (1)

(1) Sportelli bancari operanti ad Ariano Polesine: 31.1-1908: inaugurata un’Agenzia della Banca Cattolica del Polesine, con sede a Rovigo. 28-4-1908: La Banca Popolare Cooperativa di Rovigo delibera di aprire una propria Agenzia ad Ariano. 12-8-1909: inaugurata ad Ariano una succursale della Banca Agricola Adriese, sotto la direzione di signor Ferruccio Cristi.

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