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La cronaca non va confusa con la storia, essendo questa un’attività che necessita di strumenti metodologici, valutazioni critiche e interpretazione dei fatti non influenzati dalle ideologie. Ma dà comunque un affresco, un quadro, spesso vivo, pulsante, anche conflittuale, ma utile per capire la complessità della realtà, il clima di una comunità, di un periodo e la percezione che i contemporanei ne avevano.

Articoli di cronaca locale 1900-1912
a cura di Aldo Tumiatti 

Anno 1909

Corriere del Polesine 29 gennaio 1909. Chiesta l’istituzione del mercato del bestiame
“Alcuni cittadini ne hanno chiesto l’istituzione. Visto che, dato lo sviluppo agricolo e commerciale del nostro Comune e dei limitrofi in seguito all’effettuazione della bonifica, il commercio del bestiame in genere ed in ispecie quello bovino ha assunto un’importanza non indifferente, e che l’istituzione del detto mercato tornerebbe vantaggiosa per gli agricoltori e allevatori di bestiame del Comune, si approva destinando ad esso l’area che rimane retro al cortile dell’erigendo fabbricato scolastico di questo centro”. (1)

(1) Tra i Comuni limitrofi, solo Adria si oppose, sollevando obiezioni. L’istituzione fu di nuovo deliberata, limitandola al primo mercoledì di ogni mese. Il primo mercato fu inaugurato con successo il 6 aprile 1910.

Corriere del Polesine 18 febbraio 1909.  Rivà: preoccupazioni dei proprietari e dei fittavoli
“Nell’ultimo numero della Lotta di classe si leggono le deliberazioni delle Leghe nel convegno svoltosi a Rivà. Si vede che la tendenza del convegno è creare i preveduti dissidi tra lavoratori e agricoltori di quest’isola, volendo far mancare il lavoratore ai patti conclusi nell’anno passato che dovevano essere quelli anche dell’annata, successiva, come da contratto. Per di più si vorrebbe che le leghe lavorassero indisturbate da altri sul territorio che occupano, cose non possibili in questi siti dove la mano d’opera difetta per la buona coltivazione. Questo resterà al livello di aspirazione, ma intanto ai capi sindacalisti basta mettere discordia tra i lavoratori e gli agricoltori. Già i sindacalisti hanno ottenuto lo scopo di sovvertire le masse specialmente degli avventizi, che credono con la loro unione di calpestare ogni diritto seguendo vie sleali. I conduttori di fondi dell’isola dovranno tener d’occhio il cominciato movimento e provvedere, se del caso, ai mezzi preventivi per lottare con vantaggio. Se abbisognasse resistere a pretese ingiuste, lottate con serenità. Si confida che i lavoratori benpensanti non seguano le illusioni di certi capi sindacalisti per male intesa solidarietà”.

Corriere del Polesine 22 aprile 1909. Rivà: agitazione teppistica e violenta
“A Rivà di Ariano continua un’agitazione che assume una forma teppistica e violenta. Questa frazione subisce l’influenza del territorio che sta all’altra sponda del Po di Goro dove anche adesso v’è una forte guarnigione per tenere in rispetto la popolazione. I proprietari, riuniti in sezione della Provinciale, sono compatti e sapranno tener testa alle agitazioni inconsulte. L’autorità ha provveduto per la stazione provvisoria dei Carabinieri e se sarà il caso, prenderà altri provvedimenti”.

Corriere del Polesine 8 maggio 1909. Rivà: arrestati due leghisti
“A Rivà sono stati arrestati due contadini leghisti accusati di aver fatto parte di una comitiva che domenica sera avrebbe assalito e percosso certo Milani Giuseppe, contadino reo di aver avvicinato un crumiro e di aver giocato con lui all’osteria. Questo fatto dimostra come in questa frazione gli animi siano esasperati e fin dove arrivi la passione di parte. Qualche giorno fa l’egregio nostro amico Ferruccio De Lotto, grosso proprietario di Rivà, venne boicottato da quella Lega di contadini, perché non aveva voluto accettare alcune tariffe proposte dalla lega stessa. I contadini alle sue dipendenze hanno abbandonato il lavoro per solidarietà”.

Corriere del Polesine 10 maggio 1909. De Lotto espone le sue ragioni sul boicottaggio
Ferruccio De Lotto, il proprietario boicottato, spiega come si svolsero i fatti in una lettera al Corriere del Polesine: “I fatti si svolsero così: ho licenziato 5 mesi fa un avventizio leghista che per due anni lavorava con buoni guadagni nel mio fondo, e lo licenziai perché, per dare ascolto alla sua lega, commise atto di vera imposizione, con minacce al personale della tenuta. Ciò fatto, la lega dichiarò allora che riprendessi al lavoro quel tizio o mi boicottava – e così fu. Fortunatamente il boicottaggio fino ad ora riuscì sempre negativo, perché potei bene condurre i lavori agricoli col mio personale di tenuta che mi restò sempre fedele sebbene intimidito, essendo bene pagato. Ebbi l’appoggio di qualche amico che volentieri mi porse aiuto. I crumiri inoltre, sebbene minacciati, non mancarono pur essi alle chiamate e contribuirono al completamento dei lavori. E dopo ciò continuerò a resistere, nella fiducia di venire, se del caso, sostenuto”.

Corriere del Polesine 13 maggio 1909. Rivà, sciopero cessato.
“Oggi fu composto lo sciopero che la lega di qui aveva promosso da alcuni giorni sui patti proposti e non accettati sulla compartecipazione del granone (granoturco). Nello stesso tempo fu tolto il lungo boicottaggio dato al signor De Lotto. Coll’avere oggi la lega accettato senz’aumento qualsiasi il patto detto, voluto dai proprietari, ha dimostrato di meglio calcolare le cose e si spera non vorrà insistere nell’idea di voler di nuovo scioperare alla meanda (mietitura) del frumento, ed accontentarsi di quella mercede che qui non fu mai misera, ma anzi superiore ad altri paesi. E così mettendosi calma e più conciliativa potrà arrivare, con giuste pretese, a gradatamente migliorare le condizioni dei suoi aderenti”.

Corriere del Polesine 17 maggio 1909. Processo ad Ariano contro due leghisti
“Il Pretore di Ariano condannò i leghisti Cesaldo Pozzati ed un altro compagno, il primo a due mesi di carcere e £ 100 di multa, il secondo a un mese e £ 41 di multa, i quali (unitamente ad altri leghisti che furono assolti per non provata reità) in un’osteria assalirono, minacciarono, usando anche vie di fatto, il signor Carlo Rocchi, possidente di qui”.

Corriere del Polesine 5 luglio 1909. Ariano: corsa ciclistica
“Il locale Circolo Ricreativo aveva organizzato per il 4 luglio alle ore 16 il giro ciclistico dell’isola di Ariano (Km 35) da percorrersi in ore 1,30 ma, a causa del forte passaggio di carri in occasione della stagione agricola, la strada si trovava in condizioni pessime e pericolose. Il Comitato rimandò la corsa al 29 agosto, epoca in cui la strada sarà molto meno frequentata”.

Corriere del Polesine 14 luglio 1909. Esequie del garibaldino Antonio Fabbrini
“Oggi si sono svolti i funerali di Antonio Fabbrini, detto Taliàn, il quale, sotto le insegne di Garibaldi, combatté valorosamente nel Volturno. (1) Seguivano il feretro la Società Reduci col proprio vessillo, una rappresentanza di muratori suoi compagni di lavoro e molti cittadini. Al cimitero parò con l’usata facondia Gustavo Cristi, che rievocò la gloria della Camicia Rossa che egli pure indossò a Bezzecca (21 luglio 1866) e a Mentana (3 novembre 1867)”.

(1) La battaglia del Volturno indica alcuni scontri armati avvenuti tra i volontari garibaldini e le truppe borboniche nella provincia di Caserta dal 26 settembre e il 2 ottobre 1860 nei pressi del fiume Volturno, durante la spedizione dei Mille. Benché inferiori di numero e di mezzi, i garibaldini si impegnarono in duri combattimenti e riuscirono a respingere il tentativo dei borbonici di rompere l’accerchiamento di Gaeta.

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